SABATO 29 GIUGNO 2024 DALLE ORE 15:30 ALLE 18:00
Tra gli italiani del Sudamerica. Il patrimonio conservato al Castello di Racconigi (CN)
In collaborazione con le Residenze Reali Sabaude – direzione regionale musei Nazionali Piemonte
SCHEDA ATTIVITÀ
Nell’ estate del 1924 Umberto, Principe di Piemonte, compie un lungo viaggio in Sudamerica. Gli incrociatori corazzati San Marco e San Giorgio salpano da Napoli il 30 giugno, con destinazione Argentina, Cile, Uruguay e Brasile, per rientrare in patria alla fine di ottobre, dopo ben 14 mila miglia percorse.
Le tappe sono tante: Gibilterra, Dakar, Buenos Aires, Rosario di Santa Fe, Tucumán, Cordoba, Mendoza, Ande, Santiago del Cile, Valparaíso, Montevideo, Bahia e, sulla via del ritorno, Cadice.
Fotografie, filmati e fonti a stampa documentano la calorosa accoglienza riservata al Principe sia da parte delle istituzioni locali, sia da parte dei tanti italiani emigrati in quei Paesi.
In particolare, alcune fonti edite e nove album fotografici a lui donati in quell’occasione e oggi custoditi al Castello di Racconigi, illustrano non solo le tappe della lunga crociera da lui intrapresa e gli incontri di rappresentanza a cui partecipa, ma anche città, paesaggi, musei, monumenti storici, attività produttive e infrastrutture moderne allora esistenti nei territori sudamericani.
PRESUPPOSTI E FINALITÀ DELLA COLLABORAZIONE
[C]he ruolo hanno svolto e svolgono ancora oggi gli oggetti, nell’epoca della dematerializzazione, nel mantenere vivo e nel rafforzare questo forte senso di appartenenza? Come è vissuto e percepito oltreoceano e viceversa? Come si conserva nel tempo, attraverso le generazioni di oriundi piemontesi e argentini?
Gli oggetti, la lingua, la musica, il canto e la danza sono strumenti importanti per veicolare storie personali, memorie familiari e identità collettive. Attraverso presentazioni, testimonianze ed esibizioni dal vivo, le iniziative che saranno realizzate intendono invitare partecipanti e visitatori a riflettere sul vincolo identitario che, da oltre un secolo, lega il Piemonte e l’Argentina.
PROGRAMMA DELL’ INIZIATIVA
Le iniziative proposte si inseriscono nel quadro delle attività che accompagneranno l’apertura del nuovo itinerario tematico Storie dal mondo in Castello.
sabato 29 giugno 2024 L’Argentina in Piemonte – Ij vej a parlo ancora:
- Ore 15.30-17:00 – a cura di Piemonte Cultura, presso il Salone d’Ercole, esibizione di tango argentino con i docenti Ruggero Meirone e Silvia Castelli.
- Ore 17:00-18:00 – Sala conferenze. Presentazione del libro di Giuseppina Valla Innocenti, Come Ulisse, Edizioni Tripla E, Torino, 2024.
Modera il giornalista Sergio Donna, Presidente dell’Associazione Monginevro. Interviene l’argentina Carolina Mosquera Tebenett, docente di Lingua spagnola all’Unitre di Torino.
Il tema trattato si focalizza sull’esperienza dell’emigrazione dal Piemonte all’Argentina e invita chi ascolta a riflettere sul legame degli oriundi piemontesi che percorrono il viaggio inverso, tornando nella terra degli avi arricchiti da sentimenti non ancora sopiti, che raccontano di contaminazioni culturali.
Si terrà inoltre un collegamento con l’Argentina organizzato da remoto insieme ai rappresentanti della FAPA (Federazione delle Associazioni Piemontesi in Argentina).
In questo sfaccettato contesto, anche il tango argentino è un fil rouge che, annodando storie di genti e luoghi, porta a ripercorrere la storia dei flussi migratori dall’Europa sino all’America del Sud, dove gli Italiani, e in particolare i Piemontesi, hanno avuto grande rilevanza nella prosperità sudamericana. La danza crea un varco in una cultura multietnica, nella quale si sono raccolte e combinate tradizioni, ritmi di altri tempi e di altri mondi in una singolare e affascinante miscellanea. Sia le danze popolari piemontesi portate in Argentina a rinverdire le radici, sia il tango, esportato e ballato oggi nel nostro Paese, diventano espressioni di una storia che continua ad intrecciarsi, rimarcando anche un vincolo identitario. Gli oggetti, la lingua, la musica, il canto e la danza si confermano potenti veicoli di identità collettive.
“COME ULISSE”
l’ultimo intrigante romanzo di Giuseppina Valla
Il libro, che ha come protagonista un’ intraprendente giovane donna, è stato presentato in anteprima al Castello di Moncalieri l’8 Marzo 2024
“Come Ulisse” è una storia circolare (ovvero con continui incipit e cambiamenti di scenario pur nella lineare continuità del racconto), in 60 capitoli che si dipanano in 351 pagine, fluide, avvincenti, dal finale a sorpresa e dalla trama magnetica.
Pagine profumate di fiori, di femminilità tosta ma mai prevaricante, intrisa di coraggio, determinazione e resilienza. Parola quest’ultima di questi tempi un po’ abusata, ma che ben si addice alla personalità di Ausilia (nomen, omen), che trova in se stessa, ovvero nella propria tempra, l’aiuto e la forza di prendere una decisione coraggiosa che le cambia la vita: lasciare Cercenasco, il suo Piemonte, la sua famiglia per cercare fortuna in Argentina.
Una giovane ragazza piemontese di cento anni fa, ma che potrebbe essere una giovane donna di oggi, che sa quel che vuole, nel rispetto però dei sacri valori etico-culturali della tradizione e del contesto rurale in cui è cresciuta, nonostante i condizionamenti di una società ancora troppo patriarcale.
Ausilia tornerà? Non sveliamo la trama né facciamo rivelazioni, lasciando al Lettore il piacere di scoprire i risvolti e gli intrecci di questa storia avvincente, dove la lingua piemontese risuona in sottofondo come la colonna sonora di un film d’autore in technicolor.
Il romanzo “Come Ulisse” di Giuseppina Valla Innocenti (251 pagg., 20 €) è edito da EEE, Edizioni Tripla E, Moncalieri, Torino, Febbraio 2024, con Prefazione di Michele Colombino, Presidente Associazione Piemontesi nel mondo. La Prefazione di copertina è di Paola Alessandra Taraglio, Direttore de “Il Vinovese”.
Recensione di Sergio Donna
SILVIA CASTELLI E RUGGERO MEIRONE
Dopo esperienze di teatro e danze latine, nei primi anni 2000 inizia a studiare tango a Torino con gli insegnanti Jolanda Castiglia e Fulvio Brizio. Prosegue e intensifica il percorso di apprendimento al Laboratorio Baires con i maestri Patrizia Pollarolo e Carlo Margiocchi, con cui attualmente collabora e per il tramite dei quali entra in contatto e studia con il maestro e coreografo argentino Leonardo Cuello, docente presso la Universidad Nacional de las Artes (U.N.A.) di Buenos Aires. In seguito a questa esperienza ha modo di approfondire gli elementi
tecnici del tango con gli studenti e collaboratori della U.N.A. allievi di Leonardo Cuello, tra cui Aylen Sanchez e Walter Suquia, Cinthia Diaz e Bruno Mayo. Partecipa a stage con alcuni tra i più importanti maestri di tango a livello internazionale, tra i quali Giselle Anne e Gustavo Naveira, Pablo Veron, Juana Sepulveda e Mariano Chicho Frumboli, Mariana Montes e Sebastian Arce, Roxana Suarez e Sebastian Achaval, Mariana Dragone e Gaston Torelli, Michelle Marsidi e
Joachim Dietiker. Parallelamente alla passione per il tango coltiva quella per il teatro danza, frequentando i laboratori della coreografa argentina Silvia
Vladimivsky, alla ricerca di una nuova consapevolezza nel movimento. Sale sul palcoscenico negli spettacoli di tango e teatro danza creati e diretti da Silvia Vladimivsky e Leonardo Cuello a cura del Laboratorio Baires di Torino, in particolare ‘Amor porteño’, andato in scena alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino e al centro culturale torinese Polo del ‘900, e ‘L’appuntamento’, ispirato a un testo di Jorge Luis Borges, sempre rappresentato alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Collabora con Stella Georgiou e la scuola Tango & Body Armony presso Bologna e Imola dal 2019.
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