SABATO 2 APRILE ORE 14:30 STAGE E ORE 21:00 CONCERTO – DANZE STACCATE CON L’UVA GRISA – un fine settimana irripetibile con il Gruppo di Danze, Musica Etnica e Tradizionale della Romagna UVA GRISA.
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I BALLI STACCATI …PRIMA DEL BALLO LISCIO…
in Emilia e in Romagna …I balli “Staccati” (Bàl Stàcc)
Stage di Danze Storiche Tradizionali con L’Uva Grisa
Piemonte Cultura proporrà, presso le OFFICINE FOLK®, un affascinante stage tra le danze storiche tradizionali emiliani.
Si tratta, prevalentemente, di balli di gruppo*, dunque non è necessario avere nozioni di ballo o un partner con cui partecipare agli appuntamenti: il filo conduttore è, infatti, quello dell’aggregazione della gioia e della convivialità.
Questo nuovo stage è stato appositamente pensato per accogliere anche coloro che non ha mai appreso queste diffuse danze popolari meglio conosciute come “Danze Staccate”.
Ecco cosa si ballava in Romagna e in Emilia prima del Liscio: “I Balli Staccati”!
Per enunciarli tutti occorrerebbe un lungo elenco: si spazia dalle Quadriglie, Vanderine, Ballo dell’Invito, Trescone, Bergamasco, Veneziane, sino al Ballo dei Gobbi, solo per citarne alcune, e molte altre ancora… perché questa è semplicemente “la Terra delle mille e mille danze” frutto di una gioiosa “civiltà contadina” che sembrerebbe caduta nell’oblio ma che qui si rimescola ancora sapientemente, nell’attualità, tra innovazione e tradizione.
Lo stage pomeridiano, proposto da l’Uva Grisa e a cui seguirà il loro concerto, toccherà sicuramente la Vinchia, le Manfrine, la Marsigliesa, la Vanderina…
L’Uva Grisa nasce a Bellaria Igea Marina nel 1981 come esperienza artistica, di ricerca e aggregazione permanente intorno alla cultura tradizionale in Romagna. Il suo lavoro è rivolto alla conoscenza critica e alla pratica degli antichi repertori di musica, canto e danza; alla valorizzazione dei modi espressivi della cultura orale e delle forme di socialità ad essi legate.
L’Uva Grisa (l’uva aspra) nasce a Bellaria Igea Marina (RN) nel 1981, come esperienza artistica, d’aggregazione e di ricerca permanente intorno alla cultura tradizionale in Romagna. Si è costituita come gruppo di “radicamento”, legata ai valori della Comunità e del territorio, con l’intento di riscoprire alcuni contenuti sociali ed estetici della propria cultura di appartenenza. Per questo ha svolto diverse indagini sui vissuti popolari, le storie di vita, privilegiando le narrazioni orali, le forme espressive dell’antica cultura popolare, i luoghi della socialità. Particolare attenzione è stata data al repertorio dei canti contadini (canti rituali, narrativi, ecc.) e a quello urbano dei canti d’osteria, raccolto direttamente dagli anziani cantori. La rielaborazione dei materiali reperiti ha dato luogo, via via, a manifestazioni musicali anche a carattere teatrale, concerti, feste da ballo, interventi di strada.
Il Gruppo ha costruito la sua matrice musicale sui modi scoperti e acquisiti andando nelle osterie, e soprattutto nelle case a cantare la Pasquella, il canto rituale di questua dell’Epifania. Per questo da sempre privilegia le situazioni di strada a contatto ravvicinato con la gente.
L’Uva Grisa ama anche suonare per far ballare. Grazie al suo violinista “storico” Mario Venturelli, ha ripreso ad eseguire il vecchio repertorio di sala, valzer, polke, mazurche, ecc., composto tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del secolo scorso da autori locali rimasti in molti casi sconosciuti.
Dai primi anni ‘90, grazie alle ricerche etnomusicali e coreutiche condotte in tutta la Romagna da Pino Gala e Gualtiero Gori, il gruppo ha esteso la propria attività alla pratica e alla didattica di balli etnici rimasti in funzione nelle aree rurali fino agli anni Cinquanta del Novecento. Propone, inoltre, laboratori di musica d’inseme sui repertori di canto e di musica da ballo della tradizione locale, scaturiti dal proprio lavoro di ricerca etnomusicale sul territorio.
Nel nuovo millennio, l’Uva Grisa, ha riservato una costante attenzione alla creazione di occasioni di dialogo, confronto fra le diverse culture, in un ottica di solidarietà umana e prevenzione del disagio socio-culturale in una società in continua trasformazione.
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