90ª FESTA DELL’UVA ERBALUCE DI CALUSO (To)
16 settembre 2023
Ij Sonador e Ij Danseur dël Pilon alla festa dell’Uva di Caluso
dalle ore 19:00
Piazza Ubertini, Via Bettoja, Piazza Mazzini, Via Cesare Battisti, Via Alfieri, Via Roma
ingresso libero e gratuito
[T]ra le veije piòle di Caluso, lungo le Vie e le Piazze del centro storico di Caluso, si respirerà un’atmosfera di altri tempi creata da ij Sonador e Danseur dël Pilon con musiche, canti, danze e le loro improvvisazioni di Teatro di Stalla, tutto rigorosamente piemontese, per celebrare la novantesima edizione della storica Festa dell’Erbaluce di Caluso.
FAREMO BALDORIA TRA AMICI
Dunque, per fare festa e fare baldoria, con partenza dalle ore 19:00, Vi aspettiamo lungo questo itinerario nel cuore di Caluso: Piazza Ubertini, Via Bettoja, Piazza Mazzini, Via Cesare Battisti, Via Alfieri, Via Roma.
La 90° edizione vede come suoi punti salienti l’Incoronazione della Ninfa Albaluce, gli intrattenimenti musicali del gruppo folkloristico ij Danseur dël Pilon, la sfilata dei carri allegorici, le degustazioni dei vini, il Palio e come novità assoluta la Rassegna Nazionale dei Passiti 2023.
Ia caratteristica più importante di Caluso è però la singolare composizione del terreno, di origine morenica, che, combinata con la felice posizione geografica e il clima favorevole, consente la coltivazione della vite, in particolare del vitigno Erbaluce, da cui si ottengono l’Erbaluce di Caluso DOCG, il Caluso Passito DOCG e il Caluso Spumante DOCG ben noti sul mercato vitivinicolo non solo italiano. La coltivazione della vite qui si pratica sin dai tempi più antichi ed è sempre stata la risorsa più importante e prestigiosa dell’economia agricola locale, proprio per questo nel borgo ha sede l’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino.
Una storia ricca e movimentata come testimoniano costruzioni sopravvissute alle complesse vicende storiche tipo la Rocca o Castellazzo, costruito nel XII secolo e ridotta a ruderi dagli Spagnoli sin dalla metà del XVI secolo, i resti della Chiesa di San Calogero, coeva della Rocca, la Porta Crealis, una delle superstiti delle quattro che vigilavano gli accessi del borgo medievale, anch’essa risalente al XII sec. (anche se ristrutturata nei sec. XII e XVI), nonché le poderose mura di cinta. Altre testimonianze importanti sono la Chiesa Parrocchiale, iniziata nel 1522 con grandiosa torre campanaria (XVII sec.) con splendido chiostro, le chiese della Misericordia (o di San Giovanni Decollato) e di Santa Marta, costruite entrambe all’inizio del XVIII secolo, infine il grandioso Palazzo Valperga di Masino, attribuito all’architetto Filippo Castelli, e annesso Parco (Parco Spurgazzi).
A celebrare il vino Erbaluce, ritenuto dalla critica internazionale come uno dei più interessanti bianchi italiani, ogni anno Comune e Pro Loco organizzano la sua Storica Festa dell’Uva, richiamando migliaia di visitatori.
PER INFO
Pro Loco di Caluso
www.prolococaluso.altervista.org
Facebook Pro Loco Caluso
Comune di Caluso
Piazza Valperga, 2 – 10014 Caluso (TO)
Tel 011 9894970
IJ SONADOR E IJ DANSEUR DËL PILON
Ij Danseur dël Pilon sono normalmente accompagnati da strumenti tradizionali e idiofoni. Il Gruppo di danze dispone di alcune coppie di “Tascon” piemontesi (strumenti “poveri” a percussione, nati originariamente come attrezzi agricoli per dividere i chicchi di grano dalla paglia). Il “Tascon” è impiegato da Ij Danseur dël Pilon per scandire il tempo e accompagnare il suono melodico dell’organetto diatonico.
Il Gruppo di danze, normalmente composto da 12 coppie, dispone di una dozzina di bellissimi “Bouque que son-e” (dal patois valdostano “legno che suona”) in legno scolpito che servono, anch’essi, a scandire il “tempo” durante la festosa marcia del Gruppo.
Ij Danseur utilizzano altresì un Tamburo da parata piemontese con il fusto in ottone.Questo strumento storico del primo ‘900 è tutt’oggi
utilizzato nelle marce delle “Pifferate di Ivrea’. A guidare la sfilata il Gonfalone con le insegne ufficiali de Ij Danseur del Pilon.
Ij Danseur del Pilon sono diretti da una insegnante e coreografa. II repertorio delle danze e delle musiche sono attinte dalle più tradizionali e caratteristiche danze storiche popolari provenienti dal nostro Piemonte.
II costume da esibizione de ij Danseur dël Pilon è rigorosamente ispirato dalla tradizione popolare della nostra Regione.
Per le Dame un sobrio grembiulino nero con applicazioni floreali annodato a vita appoggiato sull’ampia gonna nera su cui sono applicati i classici “bindej” rossi e blu ispirati alla bandiera (Drapò) del Piemonte. Sulle loro spalle possiamo ammirare gli ampi scialli neri fiorati in lanetta con lunghe frange appoggiato su di una camicetta nera, con jabot, ruches e volant, maniche tre quarti, sul capo la “Coefa” nera orlata di rosso. Gli uomini, oltre al tipico copricapo piemontese “Porilo” di colore nero, indossano pantaloni neri e un panciotto in pesante tessuto in panno bordeaux su una camicia bianca manica lunga. Per l’inverno, entrambi, indossano un’ampia e calda “Mantlin-a” in lana.
Numerose le trasferte del Gruppo Folklorico in Europa e oltreoceano proprio come “ambasciatori” della Cultura popolare regionale.
SEDE OPERATIVA:
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