La divisa sociale
La divisa sociale è molto semplice, composta da una maglietta t shirt nera di cotone scollo V per le signore e girocollo per i maschi. La nostra INSEGNA SOCIALE PIEMONTE CULTURA è ricamata nella porzione sinistra del petto (nella posizione del cuore). Il Piemonte esistono quattro minoranze linguistiche due delle quali sono state riprese sulle magliette. LA CROCE DI TOLOSA (rappresentante i territori di lingua occitana) sulla manica sinistra e IL SOLE (O FIORE) DELLE ALPI sulla manica destra (un simbolo di antichissima origine caratteristico di tutte le popolazioni celtiche che ora rappresenta i territori e le popolazioni di lingua francoprovenzale nell’Italia del nord ovest).
Sul retro delle maglie, è ricamato il nostro motto in lingua piemontese: “ËL BAL A L’É LA LENGA DL’ÀNIMA” (letteralmente “la danze è la lingua dell’anima”) ma soprattutto un adagio che afferma che la danza fa emergere impetuosamente il fanciullino che abbiamo in noi e il nostro più gioioso stato d’animo. Le maglie vengono indossate su pantaloni o gonne nere. Al collo i maschi portano un foulard blu Savoia con scritte e ricami che ripropongono i nostri loghi e motti. Alle gonne sono applicati “bindej” rossi e blu mentre alla vita le dame indossano delle fusciacche elaticizzate rosse con profili blu.
Perché i Soci fondatori hanno scelto il colore nero per la divisa?
Semplice, perché nella nostra cultura tradizionale, vestire di nero, significa non avere rilevanza, vuol dire passare inosservati, essere dalla parte di chi soffre la povertà. Significa, inoltre, non volersi mettere in mostra.
Il nero era il colore degli abiti dei servitori dei nobili, ai quali era riservato, invece, il privilegio di indossare preziosi e costosi abiti colorati.
Ironicamente, potremmo affermare che la fatica si può notare meno se si indossa il nero.
Al giorno d’oggi, il nero ha assunto un significato particolare nel mondo della moda: neri sono gli abiti da sera, spesso quelli degli attori e quelli dei registi; in questi casi, il nero sottolinea la silhouette e dà maggior importanza alla persona come accade nel mondo del cabaret e del cinema o del teatro. Il nero è, altresì, molto pratico poiché si può accostare a altri colori molto facilmente come quelli complementari della drappo piemontese: rosso e il blu…
In altri casi il nero può indicare trasgressione e la volontà personale di non seguire le regole rigide imposte dalla società per chi vuole intraprendere un cammino individuale svincolato dagli schemi e dagli stereotipi. Non c’è, dunque, alcun rapporto con la depressione e la iella! Dunque, per tutte queste ragioni, Piemonte Cultura ha scelto a testa alta il colore NERO.